PIAZZA CARRARA. BERGAMO
Concorso di Progettazione
CN10 ARCHITETTI + NEW LANDSCAPES

L’analisi urbana svolta su Piazza Carrara e sulle aree adiacenti ha consentito di rilevare la presenza di numerosi episodi di qualità paesaggistica ed ambientale: la Piazza con i suoi spazi articolati
e le strade che l’attraversano: via San Tomaso, via della Noca, lo slargo all’imbocco della piazza verso via De Amicis. Su questi spazi si affacciano palazzi di pregio che costituiscono l’identità storica e culturale della città del Borgo San Tomaso e della stessa Città di Bergamo: Palazzo Carrara, Palazzo Piccinelli, il fronte storico della GAMeC e gli altri edifici che formano le cortine compatte a delimitazione della piazza.
Questi elementi, insieme allo spazio aperto del grande giardino alberato, gli edifici storici circostanti ed i percorsi, oltre a rappresentare un luogo unico e carico di rimandi, sono parte del patrimonio architettonico e culturale della città e dei suoi cittadini. Questi luoghi, formatisi dalla stratificazione di interventi succedutisi nel tempo, hanno definito una configurazione architettonica e paesaggistica che deve essere conservata e valorizzata.
Essi, allo stato attuale, sono frammentati dalla presenza di un intenso traffico veicolare. La qualità della piazza-giardino è svilita dalla presenza di aree a parcheggio più o meno regolamentato per auto e motorini, e dall’uso in forma di rotatoria del suo perimetro che rende di fatto il verde isolato rispetto al resto dello spazio come una grande aiuola senza qualità.
La nostra strategia progettuale consiste principalmente nei seguenti punti:
1. mantenimento della forma e del carattere di piazza-giardino dello spazio centrale con introduzione di platee pavimentate a collegamento trasversale della piazza, funzionali all’accoglienza e al supporto dei visitatori dei poli espositivi e dei turisti.
Nei nuovi spazi pavimentati e nei parterre verdi, sarà possibile realizzare allestimenti di opere d’arte legate sia alle esposizioni della Galleria e della Pinacoteca, sia alle attività della Scuola d’Arte.
2. Potenziamento dei percorsi pedonali esistenti con estensione dello spazio marciapiede di fronte alla GAMeC e conseguente spostamento dell’asse di via San Tomaso.
3. Creazione di piano gradonato di fronte alla Carrara in coerenza con la scala architettonica dell’edificio senza modificare la monumentale cancellata con pilastri esistenti.
4. Caratterizzazione della parte bassa della piazza, verso via De Amicis, con tappeti di pietra e grande panca con vasca d’acqua. 
Due in particolare gli elementi con i quali intendiamo operare l’unione tra i musei. I due grandi poli del sistema espositivo e culturale cittadino: l’Accademia Carrara e la GAMeC si ritrovano idealmente uniti insieme sotto un grande anello quadrato luminescente di 13 metri di lato, sospeso al centro della piazza, mentre una parete lunga circa 25 metri accoglie la comunicazione di eventi dei due musei. Il nuovo setto definisce lo spigolo basso del triangolo.
Verso il giardino essa accoglie il riallestimento del busto di Giacomo Carrara, mentre nello spazio verde antistante, rivolto verso la Carrara troverà spazio l’installazione de l’uomo della Luce.
Il nuovo disegno genera ambiti di fruizione raccolti e misurati alla scala della persona, senza perdere l’unità spaziale dell’intera area. L’orografia complessa del luogo costituisce un aspetto che ha connotato fortemente le scelte progettuali.
La creazione di piani orizzontali non preclude la piena accessibilità e fruibilità a persone diversamente abili. Questa soluzione interpreta la dicotomia di Piazza Carrara e delle aree limitrofe, che sono sia luogo dello stare e dell’incontro, sia luogo di transito e di attraversamento. L’area costituisce un sito ove convergono flussi turistici diretti verso città Alta, il transito degli studenti universitari e degli allievi dell’Accademia di Belle Arti oltre al flusso generato dai numerosi visitatori dei musei ed istituzioni culturali presenti sulla piazza.
Privilegiando i flussi pedonali si genera un ambiente fruibile con la “lentezza” che consente la sosta e l’aggregazione.
Si rivelano nuove prospettive per ammirare i monumenti e si gode il riposo nella bellezza architettonica e paesaggistica di questo luogo. Nel progetto sono stati individuati dei luoghi di sosta “strategici” che sono identificati dalla collocazione di nuove sedute.
Per realizzare il progetto proposto, limitando i costi e sfruttando i materiali pregiati già presenti sul posto, l’intervento prevede la posa di una nuova pavimentazione solo su porzioni limitate di superfici ed il recupero di tutte le pavimentazioni in pietra presenti. La nuova pavimentazione privilegia l’uso dei caratteri tipologici e materici della storia della Piazza come l’acciottolato, le cordonature in pietra squadrata, i cubetti di porfido. Per le aree di nuova pavimentazione si utilizzano schemi di posa tipici della tradizione, affinché si possano inserire in modo armonioso nel contesto circostante. 
Back to Top