CENTRO PIACENTINIANO BERGAMO
Dimensione: 18.640 mq
Importo: 2.0 mln di euro
Funzione: Spazio pubblico
Progetto: Concorso 2018 - Primo premio
Cliente: Comune di Bergamo
Progettisti: Gianluca Gelmini, Mariola Peretti, Luigino Pirola, Simone Zenoni, Elena Franchioni
Collaboratori: Andrea Pressiani, Maria Chiello, Livio Mazzoleni, Roberto Corradin, Aurora Fleres, Irene Ricciardi, Marta Micheletti.
Bergamo e il suo territorio sono costruiti su rapporti antitetici e tuttavia imprescindibili e complementari. Questo carattere di contrapposizione tra le parti è ricorrente e si coglie chiaramente sia alla grande scala (nella relazione tra montagne e pianura, tra la Città Alta e la Città Bassa), sia nella stratificazione della coscienza sociale, economica e culturale (capoluogo-provincia, sacro-profano, lavoro-divertimento). In questo sistema di cose un luogo in particolare assume nella storia della città il ruolo di spazio condiviso e deputato alla messa in scena delle contraddizioni urbane e umane: un grande prato rigoglioso di piante e frutti si trasforma nel tempo in piazza di pietra dove si vende e si compera, dove si ride e si prega, è il Sentierone. Il nome ha origine da un grande prato rimasto per secoli sospeso tra i borghi e la città sul colle, un luogo dedicato già dal medioevo allo scambio e al commercio. Il “Prato di Sant’Alessandro”, per la sua posizione e per le sue tradizioni diviene centro della città contemporanea e ancora una volta si assiste ad un’apparente contraddizione in cui la campagna si sovrappone alla città e viceversa. Il progetto propone un lavoro in continuità con il luogo strutturandosi secondo fasce parallele all'asse del Sentierone: il verde del nuovo parco continuo si intreccia con agli assi di Palazzo Frizzoni, di Porta Nuova, del Teatro, del Monumento a Donizetti, rafforzando la trama di segni già presenti e ancora in grado di riaffermare i caratteri del centro moderno della città.
Nella forma e nella disposizione i nuovi parterre non cercano un nuovo ordine in contrasto con quello esistente, ma assumono i segni della città stratificata come trama su cui intrecciare semplici estrusioni di suolo abitati dai colori della vegetazione. Il pozzo di Piazza Dante, il tappeto di pietra del Teatro, le aiuole sotto gli ippocastani del Sentierone costituiscono gli elementi del progetto. Si tratta di piccoli segni in grado di dialogare con la grande scala dei monumenti e degli spazi urbani lungo i quali insistono. Il Quadriportico, la chiesa di San Bartolomeo, il teatro Donizetti, la torre dei Caduti e gli altri edifici del Centro Piacentiniano si ritrovano cosi ad essere attraversati da una finissima trama di segni che propone un racconto delicato su un’idea di città sospeso nel verde tra le pietre.
AMBITO 1- PIAZZA DANTE E QUADRIPORTICO
Il ridisegno proposto per la Piazza Dante si basa principalmente sulla richiesta posta dal bando, di creare un sistema di accessibilità e deflusso dello spazio interrato del Diurno che, in seguito alla recente acquisizione da parte di operatori privati, è destinato nel breve termine ad accogliere nuove attività di intrattenimento aperte al pubblico rientrando così nella tipologia dei locali di pubblico spettacolo e subordinato alla normativa di riferimento in merito a sicurezza e antincendio.
Si ritiene che la rinascita del Diurno, dismesso da molti anni, possa essere una grande opportunità per la rivitalizzazione del Centro.
In particolare si ritiene importante che le attività previste possano funzionare come attrattori-generatori di flussi anche in orari serali andando a incidere sulla fascia temporale che attualmente risulta più sguarnita con conseguenze negative sulla sicurezza, reale e percepita, del luogo.
Tale operazione avrebbe sicuramente ricadute positive anche sulla presenza di fasce di popolazione giovane attualmente non particolarmente presenti nella vita del centro urbano.
Aldilà delle esigenze strettamente normative e funzionali, il progetto attribuisce agli elementi di collegamento tra il livello interrato dell’ex rifugio antiaereo e il livello superiore dello spazio pubblico , un ruolo morfologico e connotativo importante.
La nuova impronta circolare allineata lungo l’asse che collega la piazza Dante all’entrata principale del teatro Donizetti, sarà una sorta di piazza a livello ribassato nella quale troveranno posto due comode rampe di scale per l’entrata e l’uscita allo spazio sotterraneo. Il diametro coincide con la larghezza dello spazio a cielo libero del Quadriportico per il quale è prevista la nuova pavimentazione lapidea collegata al teatro Donizetti.
La nuova piazza ribassata si inserisce quindi nella sequenza degli episodi allineati lungo una prospettiva centrale nel tessuto piacentiniano dal teatro fino al Palazzo della Libertà nel piano terra del quale, in base al recente accordo siglato dall’amministrazione, troveranno sede nuove attività culturali legate al mondo dell’arte e dello spettacolo, con un conseguente arricchimento e potenziamento funzionale dell’offerta di servizi e poli attrattori lungo questa direttrice.
La nuova piazza ribassata emergerà soltanto con un parapetto circolare in cemento bianco, tale da non costituire alcun ostacolo visivo alla percezione in profondità della fontana del Caniana (assunta come elemento fortemente connotativo dello spazio urbano).
Attorno al parapetto , riprendendo la recente e apprezzabile esperienza dell’allestimento chiamato ‘Sentierino’, il progetto prevede la formazione di un un delicato diorama espositivo sul quale verrà raccontata la storia del luogo e in particolare dell’antica Fiera che qui sorgeva: di notte l’esile struttura metallica, sarà sottolineata da una luce continua a Led.
La dimensione del diametro della nuova piazza interrata – pari a mt.15- consentirà di sfruttare il nuovo accesso anche come fonte di luce e areazione naturale per gli spazi sotterranei, che quindi beneficeranno di una più piacevole vivibilità.
AMBITO 2- PIAZZA CAVOUR E SENTIERONE LATO EST
L’obbiettivo del progetto è quello di rivitalizzare nel suo complesso questo luogo agendo sul rafforzamento della sua identità e cercando di ribaltare la percezione tendenzialmente sbiadita e non sempre positiva dei cittadini legata soprattutto a fattori di insicurezza e paura.
E’ previsto il ridisegno dello specchio d’acqua circostante al monumento di Gaetano Donizetti , considerato cuore simbolico e spaziale della piazza. L’attuale laghetto presenta una forma organica delimitata da roccaglie di ceppo: sul retro il monumento è contenuto dalla collinetta rialzata e piantumata con alberi sempreverdi. Il nuovo disegno prevede la formazione di una vasca ellittica attorno al monumento di Donizetti realizzata in cemento bianco con dimensioni analoghe a quelle della platea interna del teatro con il quale si vogliono evidenziare e rafforzare i legami sia funzionali che simbolici: lo specchio d’acqua, amplificato nella nuova forma proposta, si porrà come fulcro rappresentativo fondamentale dello spazio, riattribuendo valore simbolico e percettivo al monumento nei confronti del quale si porrà come nuova cornice e come nuovo palcoscenico.
Nella nuova sistemazione di suolo troverà un ambiente ottimale anche lo sviluppo dei percorsi ciclabili ipotizzati dal biciplan: in particolare il tratto di pista ciclabile già esistente in Via Tasso potrà continuare attraverso il nuovo parco realizzato nel sub-ambito 2 e poi esteso e completato nell’ipotesi di progetto relativa al sub-ambito 4; sarà quindi possibile attraversare in bicicletta il tratto di città da Borgo Pignolo fino a via XX Settembre e Borgo Sant’Alessandro, senza soluzioni di continuità.
E’ prevista la rimozione della collinetta rialzata retrostante e delle relative alberature sempreverdi con l’obbiettivo di eliminare la zona di criticità descritta e di rischiarare l’atmosfera complessiva, ricentrando l’attenzione sul monumento che sarà così percepibile a 360°, anziché da una posizione esclusivamente frontale. La vasca sarà delimitata da un bordo rialzato atto ad essere liberamente utilizzato come seduta: diventerà così un elemento attrattivo e ludico, fuoco visivo e fondale scenico per i vari usi proposti nello spazio pubblico.
Altro aspetto alla base del progetto è il ridisegno complessivo delle aiuole. Quelle attuali, delimitate prevalentemente da roccaglie e pietrame, verranno rimodellate ed estese in modo tale da rendere la presenza del verde dominante rispetto a quella delle parti pavimentate. Nuove aree verdi verranno create nella fascia attualmente asfaltata di Largo Gavazzeni per la quale il progetto prevede la trasformazione in parco ciclo-pedonale, attraversato da percorsi pavimentati in cubetti di porfido.
La dimensione e la forma dei vialetti è stata studiata per consentire comunque l’accesso dei mezzi di emergenza (pompieri ed ambulanze) , mentre per assolvere alla possibilità di sosta dei bus per gli spettacoli del Donizetti verrà realizzata la nuova fascia a ciò preposta lungo l’asse ferdinandeo che servirà anche per la sosta dei taxi attualmente presenti in Largo Gavazzeni (vedi schema ‘scenario atteso per la mobilità e la sosta’ tav.2).
Da questo punto di vista la proposta progettuale aderisce all’obbiettivo posto dal bando per la pedonalizzazione del Centro e propone la variante relativa alla zona di sosta bus e anche a quella dei taxi ritenendola più adeguata al raggiungimento dell’auspicato obiettivo della separazione dei flussi veicolari da quelli pedonali e ciclabili.
LARGO BELOTTI
Sulla copertura del nuovo parcheggio interrato si libererà il suolo oggi occupato dal parcheggio a raso che verrà eliminato, con la possibilità di far rivivere questa parte di città, che soffre per la scarsità di flussi e di poli attrattivi. La rifunzionalizzazione del prospettante Palazzo degli Uffici Statali (in fase di dismissione) per attività che nel bando vengono indicate di tipo prevalentemente commerciale e turistico-ricettive , potrà contribuire notevolmente alla rimessa in moto di questa parte del Centro. La nuova piazza diverrà il luogo vocato allo svolgimento di tutte quelle attività di mercato ambulante di varie tipologie che attualmente trovano collocazione in vari periodi dell’anno lungo il Sentierone e lungo Largo Gavazzeni. Considerata la varietà tipologica degli esercenti, il progetto, lasciando la massima libertà e flessibilità, inserisce un criterio di ordine chiaro e rispondente alle caratteristiche del tessuto urbano del Centro piacentiniano, con la costruzione di una ‘griglia’ stereometrica, basata su una maglia tridimensionale calibrata sulle misure del fronte del palazzo uffici, tale da consentire un’organizzazione razionale. La griglia sarà composta da profilati metallici che porteranno i sistemi di illuminazione. La piazza potrà essere completamente aperta verso il cielo oppure, mediante un sistema di tende scorrevoli, coperta e ombreggiata.